Frederico José De Abreu - Capoeiras: Bahia, 19th Century Vol. io
Ecco il primo volume della raccolta intitolato Capoeiras: Bahia, 19° secolo da me. Ho scelto questa forma editoriale - raccolta - per due motivi: perché ero troppo pigro, in questo momento, per preparare un testo, comprensivo di tutto il materiale ricercato e disponibile sull'argomento, in un colpo solo; per la volontà di lasciare aperto il lavoro, per inserire nei prossimi volumi nuovi aspetti, nuovi documenti (se compariranno) sui temi affrontati in questo primo volume; oltre ai contributi di altri autori.
Del resto, la stagione di studi su quel periodo della capoeira bahiana è appena iniziata.
Questo primo volume include commenti, opinioni e analisi che preferisco delineare i riferimenti che ho raccolto sulle capoeira bahiane nel periodo menzionato. Il libro era suddiviso in capitoli distribuiti secondo l'ordine cronologico delle date di riferimento dei documenti che davano loro il motivo dell'approccio. Ciò non impedisce che vengano letti come testi indipendenti. Né questo né le altre connessioni chiare e soggiacenti che esistono tra di loro. Sono prodotti del mio sguardo vagale e uno spaccato della storia di queste persone. Anticipo una conclusione per il lettore: la mia storia è volgare, nulla è provato. Sono assuefatto alle polemiche, tante volte, di fronte all'evidenza della certezza, ho preferito ancora il dubbio.
Conoscevamo solo due fonti di capoeira bahiana nel XIX secolo: le cronache di Manuel Querino e quelle di Antônio Vianna che, nei loro approcci, raggiunsero gli ultimi decenni del XIX secolo. Cos'altro?
Poche notizie ottenute attraverso le segnalazioni degli stranieri, tratte dai giornali, pervenute per tradizione orale, e un'unica incisione di Rugendas - "San Salvador" (sospettato) - completavano la raccolta del "materiale" a disposizione per studiare l'universo della capoeira in quel periodo fecondato da miti, leggende e tante supposizioni. A favore della natura di queste fonti, ho aggiunto il sottotitolo: Immaginario e Documentazione.
La scarsità di fonti di riferimento e di prove documentali è stata sempre accusata di essere un "cattivo della storia", per aver ostacolato i tentativi di penetrare questo universo. I tentativi sono stati seguiti da frustrazioni, ritiri e scoraggiamento.
Per gli studiosi di capoeira il compito cominciò a essere arduo e, visti i presunti risultati, non varrebbe la pena tentare. È diventato "tabù".
In questo contesto, acquisì autorità l'idea che il movimento della capoeira nella vita di Bahia nel XIX secolo sarebbe stato inespressivo, introdotto lì dalla forza della migrazione Rio-Bahia. In questa prospettiva sono stati fortemente suggeriti gli indizi e gli articoli di Jair Moura, le tesi di master e di dottorato di Luis Sergio Dias, Carlos Eugenio Líbano Soares e Antonio Liberac (anche senza l'avallo di quelli di seguito menzionati)...